RISCHIO ROGHI ESTIVI: PALMA APPRONTA IL CATASTO INCENDI

FRANCO SIMERI 23 Luglio 2022
RISCHIO ROGHI ESTIVI: PALMA APPRONTA IL CATASTO INCENDI

Nove incendi boschivi di un certo rilievo nel corso degli ultimi anni, dal 2012 al 2021. È tutto registrato nel Catasto Incendi, che il Comune di Palma Campania ha aggiornato nel corso del tempo: agosto è stato spesso il mese in cui si sono verificate queste catastrofi ambientali, ma sul territorio collinare della città non sono mancati incendi di un certo rilievo e determinate conseguenze anche in altri periodi dell’anno, nella fattispecie marzo, settembre e ottobre. L’anno ‘nero’ in cui si sono verificati gli episodi più frequenti è stato, nell’ultimo decennio, il 2019, con tre interventi dei Vigili del Fuoco e degli altri mezzi di emergenza e di soccorso; a seguire il 2016 con due casi, mentre un intervento a testa s’è sviluppato nel 2012, nel 2015, nel 2017 e nel 2021.

Per quanto riguarda il territorio che ha subito maggiormente delle conseguenze, è certamente stata la frazione dell’antico borgo di Castello (cinque incendi) quella ad essere stata ‘aggredita’ dalle fiamme, ma la stessa sorte, anche se in forma minore, è stata riservata talvolta a pineta Tribucchi (due volte) ed il vallone d’Ajello (due volte).
Su queste zone colpite da incendi, poi, va precisato che esistono dei vincoli di durata quindicennale: difatti, la legge stabilisce che sussista un vincolo di destinazione temporale che impone il mantenimento della destinazione d’uso preesistente all’incendio impedendone la modifica. Su tali aree è consentita solamente la realizzazione di opere pubbliche che si rendano necessarie per la salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente. Di conseguenza, in tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi, risulta necessario inserire un vincolo esplicito.

Sempre nel periodo dei 15 anni vincolati, sulle medesime are percorse da fuoco è altresì vietato lo svolgimento di attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo il caso di specifica autorizzazione concessa o dal Ministro dell’Ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico o per particolari situazioni in cui sia urgente un intervento di tutela su valori ambientali e paesaggistici.

Infine, il vincolo scende al periodo di dieci anni allorquando nelle zone boscate e nei pascoli i cui soprassuoli sono stati percorsi dal fuoco, la normativa stabilisce che è vietata la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione siano stati già rilasciati atti autorizzativi comunali in data precedente l’incendio sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data. In tali aree è fatto divieto di pascolo e caccia per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorse da fuoco.
Ora, relativamente al Catasto Incendi, sono previsti aggiornamenti periodici e, ai fini della buona riuscita di queste operazioni, verrà compilata una “scheda incendio” per ogni evento individuato, contenente il riepilogo dei dati trasmessi dal Corpo Forestale dello Stato (ovvero Vigili del Fuoco) ed un estratto di mappa catastale e dello strumento urbanistico vigente.
Franco Simeri

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