San Gennaro Vesuviano, addio all'asilo delle suore

Redazione 26 Agosto 2020
San Gennaro Vesuviano, addio all'asilo delle suore

A San Gennaro Vesuviano sono davvero pochi quelli, tra chi oggi non ha ancora compiuto i cinquant’anni d’età, a non essere saliti su quel pulmino che, ogni mattina, Suor Redenta (nella foto) guidava su e giù per le strade del paese.

Con pazienza e tanta abnegazione, la suora si metteva al volante sin dal mattino per bussare alle porte di tutti, accompagnare i bambini a quella che oggi chiameremmo la scuola Materna, per poi riportarli a casa nel pomeriggio.

Intere generazioni di piccoli, in età prescolare, hanno frequentato quello che tutti – a San Gennaro – conoscono come l’asilo delle suore di via Coteni, anche se la dicitura esatta della struttura in questione è Congregazione delle Suore Francescane Adoratrici Della Croce di via Suor Maria Luigia Velotti.

Utilia Lauri, questo il nome originario di Suor Redenta, sta mettendo a posto le ultime cose quando bussiamo all’uscio della Congregazione: non può rilasciare dichiarazioni, ma la delusione le si legge dipinta sul volto per un destino ormai segnato; l’asilo chiude, del resto non è rimasto quasi più nulla; da cinquant’anni la struttura accoglieva almeno due classi di bambini, ma ora è arrivato il momento di far calare il sipario.

Entro metà settembre, la responsabile suor Redenta e le altre tre suore che con lei gestivano l’asilo devono trasferirsi presso la sede di Casoria, così come disposto dagli organismi superiori.

Sembra ieri che in quell’asilo, munito di refettorio, era tutto un brulicare di vocine che apprendevano le letterine dell’alfabeto ed i numeri, disegnavano e giocavano, disponendo di spazi sufficienti per divertirsi insieme.

Oggi, tutto questo cede il posto ad un C.R.A.F., ossia un Centro Regionale di Accoglienza e Formazione, a beneficio di immigrati rifugiati politici, che già da tre anni è stato attivato in parte della struttura ed ora è destinato ad assorbirla per intero per svolgere ulteriori iniziative in termini di accoglienza e solidarietà.

Al di là degli scopi lodevoli che quest’ultima iniziativa comporta, a San Gennaro Vesuviano è calato un velo di tristezza davanti agli occhi di molti che, da piccoli, sono cresciuti tra gli spazi di quell’asilo, di cui ormai resta solo un ricordo.

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