San Gennaro Vesuviano piange la scomparsa di Suor Redenta: oggi la sua salma 'ritorna a casa'
Redazione 30 Aprile 2021All’età di 87 anni, è scomparsa Utilia Lauri, per tutti conosciuta a San Gennaro Vesuviano come Suor Redenta. Una figura emblematica del paese della Fiera, che ha tirato su intere generazioni di ragazzini fin dagli anni ’60, quando fu realizzato in via Coteni (oggi via Suor Maria Velotti) un asilo per accogliere i piccoli in età prescolare.
A San Gennaro Vesuviano tutti coloro che oggi hanno intorno ai 50 anni la ricordano per essere saliti, almeno una volta nella loro vita, su quel pulmino che, ogni mattina, Suor Redenta guidava su e giù per le strade del paese. Con pazienza e tanta abnegazione, la suora si metteva al volante sin dal mattino per bussare alle porte di tutti, accompagnare i bambini a quella che oggi chiameremmo la scuola Materna, per poi riportarli a casa nel pomeriggio.
E Utilia Lauri è stata per davvero una ‘guida’ per molti, insieme alle altre compagne della Congregazione delle Suore Francescane Adoratrici Della Croce, la struttura che nel corso degli ultimi anni è passata sotto altra gestione, quella del C.R.A.F., un Centro Regionale di Accoglienza e Formazione, a beneficio di immigrati rifugiati politici.
Già lo scorso autunno, Suor Redenta e le altre suore sono state trasferite presso la Congregazione di Casoria. Ieri, mediante i social, i suoi familiari ne hanno annunciato la scomparsa. Stamane è stata celebrata la messa funebre a Casoria, mentre alle 10:30 è partito il corteo per riportarla a San Gennaro Vesuviano, presso il cimitero cittadino, dove la sua salma sarà benedetta e sepolta.
Innumerevoli i messaggi di cordoglio all’indirizzo dei familiari di Suor Redenta. Tra questi, anche quello dell’Amministrazione Comunale di San Gennaro Vesuviano: «Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale partecipano con commozione al dolore che ha colpito l’Ordine delle Suore Francescane adoratrici della Croce e le famiglie Lauri e Giugliano per la perdita di Suor Redenta».
Il messaggio così prosegue: «Con affetto la ricordiamo per la generosa dedizione con cui ha reso la sua meritoria opera all’intera comunità, in ambito religioso, sociale e culturale, dedicandosi con immensa cura all’accoglienza degli orfani del territorio e all’educazione dei bambini ospiti della struttura in cui operava. A lei va il riconoscimento dell’intera comunità sangennarese».