Sana Alimentazione: un protocollo d'intesa unisce le scuole del territorio nel segno dei semi antichi
Redazione 13 Marzo 2025
Gli alunni degli Istituti Comprensivi “De Curtis” di Palma Campania con il coordinatore didattico prof. Domenico Balbi, “Cozzolino-D’Avino” di San Gennaro Vesuviano con il coordinatore didattico prof.ssa Stefania Leo e “Goffredo-Mameli” di Piazzolla di Nola con il coordinatore didattico prof.ssa Concetta De Crescenzo vanno a lezione di educazione alimentare grazie all’impegno profuso dall’Istituto Alberghiero “Galileo Galilei” di Nola con il coordinatore didattico prof. Vincenzo Serpico.
Un protocollo d’intesa, che vede impegnate – oltre agli istituti scolastici – anche la cooperativa agricola “Eccellenze Nolane” del dott. Giovanni Trinchese e l’associazione di promozione sociale “eXellentia” con il referente prof. Agronomo Nicola Giovanni Migliaccio: l’iniziativa sancisce la realizzazione di un progetto che coinvolgerà gli studenti del nostro territorio in maniera coordinata, con l’obiettivo finale di sensibilizzare i giovani alla sana alimentazione ed alla riscoperta e valorizzazione dei semi antichi, con un’attenzione particolare rivolta alla torzella e alle sue proprietà nutritive con l’intervento della nutrizionista prof.ssa Giuseppina Virtuoso e le modalità di cottura spiegate dallo chef stellato Paolo Barrale.
Ogni scuola avrà il compito di dare vita ad un proprio orto, prendendosene cura e, naturalmente, seguendo i consigli degli esperti che ne seguiranno passo dopo passo l’evoluzione. I risultati raggiunti saranno poi analizzati e celebrati attraverso una manifestazione conclusiva del progetto.
«Tre sono gli obiettivi del progetto – ci spiega il professore Gennaro Giugliano, referente del progetto per l’istituto Alberghiero “Galileo Galilei” di Nola, nonché capofila del protocollo d’ intesa – la sostenibilità biologica, la coltura autoctona e l’educazione alimentare».
«La torzella riccia napoletana – ci spiega ancora il professore Gennaro Giugliano – è una varietà di cavolo antico di 4000 anni fa. Oggi la sua zona di produzione è l’Acerrano-Nolano. Questo fantastico cavolo è ricco di proprietà benefiche, visto che contiene vitamina C, acido folico e potassio, oltre ad essere privo di grassi».
La torzella è spesso denominata anche “cavolo greco” o torza riccia: il suo territorio d’elezione, quello acerrano-nolano, è anche quello in cui resiste, nel vero senso del termine, perché la torzella non è più diffusa come un tempo.
«Se ne è discusso l’altro giorno nell’ambito di un convegno, dal titolo “La Buona Alimentazione fra Colture Autoctone e Semi Antichi” – aggiunge il Prof. Giugliano – a cui hanno preso parte, oltre ai dirigenti scolastici degli Istituti coinvolti, anche diverse personalità istituzionali, tra cui la Prof.ssa Lucia Fortini, assessore alla Scuola, alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili, il sindaco di San Gennaro Vesuviano Dott. Antonio Russo, e l’assessore comunale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Dott.ssa Maddalena La Marca».


