Sanremo all'insegna del rock: vincono i Maneskin

Franco Simeri 7 Marzo 2021
Sanremo all'insegna del rock: vincono i Maneskin

Come da tradizione chi è dato per vincitore non vince. Alla vigilia della finale tutti o quasi scommettevano su "Un milione di cose da dirti" di Ermal Meta, invece il rock e la spensieratezza dei vent'anni si sono presi la ribalta con "Zitti e buoni" dei Maneskin che al "Festival" per antonomasia hanno fatto un figurone. Finalmente si è rotto qualcosa su quel palco, stereotipato, formale, vecchio, una ventata di aria nuova, aria rock, che scuote, che ti entra dentro.

Al secondo posto Fedez e Francesca Michielin con "Chiamami per nome" che ripaga ampiamente le aspettative alla vigilia della kermesse canora.

L'ultima serata del festival più difficile della storia di Sanremo è partita con l'Inno di Mameli eseguito dalla banda musicale della Marina militare. Si proclama il vincitore, chiude l'esperienza festivaliera Ibrahimovic, conclude il suo progetto creativo Achille Lauro con la sua ultima performance, Amadeus saluta l'Ariston e annuncia che non ci sarà un Ama Ter. Tutto secondo copione.

Un Festival che ci ha regalato sicuramente belle canzoni, che si ascolteranno molto in radio ("Musica leggerissima" di Colapesce e Di Martino, a cui è andato il riconoscimento della sala stampa con il "Premio Lucio Dalla", è attualmente la più suonata) ed è giusto così perché alla fine è sempre la radio a determinare il successo reale dei brani, al di là delle classifiche ufficiali.

D'altronde Amadeus e Fiorello arrivano dalla radio, quindi non poteva essere altrimenti, i tempi sempre giusti, un affiatamento straordinario al punto da non capire chi conduce e chi è spalla, una coppia perfetta. Soltanto la durata eccessiva, dura resistere fino alle due di notte o giù di lì, ma in una edizione difficile per gli ascolti dilatare i tempi era l'unica arma per contenere i danni.

Tra le Nuove Proposte la spunta Gaudiano. La sua "Polvere da sparo" ha colpito dritto al cuore, conquistando il pubblico e la critica.

A Wrongonyou con "Lezioni di volo" è andato il Premio della Critica "Mia Martini", a "Regina" di Davide Shorty il Premio Sala Stampa "Lucio Dalla".

Chi scrive si aspettava di più da alcuni giovani campioni, che in quanto a idee non hanno tradito le attese, ma non bastano i numeri alti delle visualizzazioni su You Tube a determinarne lo status, è sempre la prova del palco a sancirlo e (fatta eccezione per i vincitori e il duo Colapesce e Di Martino) per Bugo, Random, Aiello e compagnia cantante serviranno ore e ore di palco e live per dimostrarsi all'altezza, nonostante abbiano portato ottime canzoni, ma cantate piuttosto male.

Citazione a parte per Orietta Berti che, può piacere o meno, si è dimostrata vera icona del Festival con interpretazioni sempre centrate, giuste, perfette, non ha sbagliato una nota, una vera lezione di canto. Chapeau.

E' stato anche il Festival delle emozioni con Loredana Bertè, vero mito, Ornella Vanoni, arrivata nella serata finale sul palco accompagnata da Fiorello: "L'emozione è uguale anche se non c'è il pubblico.

E il pubblico c'è, ce n'è molto, anche se non lo vediamo", con Fiorello in giacca frangiata di pelle rossa e bandana al collo per un ricordo di Little Tony (quest'anno avrebbe compiuto 80 anni): un medley dei successi del cantante scomparso nel 2013 da "Cuore matto" a "La spada nel cuore" a "Riderà" passando per "Mare profumo di mare", la sigla italiana della serie "Love Boat", un omaggio doveroso a un artista che ha dato tanto alla musica italiana.

A chi dice che Sanremo in un periodo così terribile e di grande difficoltà economica per tutti non andava fatto, vale la pena ricordare che il Festival è stata una boccata di ossigeno importante per lo spettacolo e le maestranze, letteralmente in ginocchio da un anno. Emblematiche le parole di Ornella Vanoni prima che lasciasse il palco ieri sera: "Questo momento serve per rallegrare un momento difficile che sembra non avere fine, è molto importante avere fatto questo Festival comunque".

Sì... perché Sanremo è Sanremo.

ULTIMI ARTICOLI