Scoppia la protesta da parte dei cancellieri esperti contro il nuovo contratto nazionale di lavoro

Valentina Soviero 30 Settembre 2024
Scoppia la protesta da parte dei cancellieri esperti contro il nuovo contratto nazionale di lavoro

Indetto lo sciopero per l’8 ottobre da parte del neo costituito comitato nazionale Cancellieri esperti 2024 che, in pochissimi giorni, ha ricevuto iscrizioni che si faticano a registrare visto il continuo massivo arrivo, ma che - visto l’andazzo - si conta che raggiungano a breve il 50% della categoria nazionale. In estrema sintesi, analogamente a quanto si sta concretizzando in danno dei Direttori del Ministero della Giustizia anch’essi in movimentazione, un iniquo e simile demansionamento sta per abbattersi anche sui cancellieri esperti.

Si tratta di un appiattimento professionale verso il basso promosso dal Ministero e da diversi sindacati che comporta per quelle che erano figure apicali delle rispettive aree (i Direttori nella terza e i cancellieri nella seconda) di essere formalmente parificate alle figure più basse dell’area. Nel nostro dei cancellieri, a centralinisti e conducenti di automezzi.

Il Comitato Nazionale: “La maggior parte di noi è stata reclutata tramite un recente concorso (2020/2021) analogo a quello coevo con cui sono stati selezionati gli ultimi direttori e con medesimi requisiti e titoli. Si è trattato di concorso estremamente impegnativo (ben 8 materie di indirizzo con lungo e dettagliato orale), nonostante fossero stati imposti sbarramenti pre selettivi propri più dei concorsi dirigenziali!
Per potervi accedere dall’esterno, infatti, si doveva essere VPO, GOT o avvocati di esperienza senza demeriti (nei fatti, si è resa necessaria una anzianità almeno da cassazionisti!); un’altra parte è costituita da interni con notevole anzianità di servizio ed indiscutibili competenze, molti dei quali hanno dovuto partecipare al medesimo concorso solo per progredire e poi vedersi ributtare indietro (per superare le preselezioni al concorso, gli interni dovevano avere di media almeno 22 anni di anzianità, cui hanno dovuto rinunciare - oltre spesso alla sede - per ottenere quella “progressione” poi rivelatasi per loro fatale!). In ogni caso, TUTTA la categoria è rappresentata da valorosi e competenti lavoratori della Giustizia!

Il comitato, nel rispetto della normativa in tema di procedura di raffreddamento, ha già partecipato al tentativo di conciliazione con i rappresentati del ministero prodromico alla proclamazione di sciopero, chiusosi negativamente, e perciò ha indetto lo sciopero nazionale per l’intera giornata di martedì 8 ottobre.
Al contempo ci sarà la manifestazione a Roma (i dettagli sui canali social del comitato) col motto “DA ESPERTI A PRINCIPIANTI”, per gridare le nostre rivendicazioni nello stesso momento in cui i sindacati saranno convocati da Aran per la prosecuzione delle trattative sul prossimo CCNL (che ci si augura sia migliore del precedente). Precisiamo che quello dell’8 sarà solo l’inizio e che non abbiamo intenzione di fermarci ed, anzi, allargarci fino a quando le nostre ragioni non saranno ascoltate!”.

La richiesta quindi è quella di ottenere lo spostamento della figura in area III funzionari ove sono già fatti traslare molti cancellieri col cosiddetto 21 quater negli ultimissimi anni a seguito di decisioni giudiziarie dei Giudici di lavoro in tutta Italia che avevano statuito che il posto della figura dei Cancellieri è proprio in area 3.

“Si sappia che se i cancellieri esperti non otterranno ragione delle loro sacrosante rivendicazioni, gli stessi continueranno a migrare verso altre PA più rispettose delle competenze e capaci di promuovere il merito anche con avanzamenti di carriera. Quelli che resteranno potrebbero rifiutare di continuare a svolgere quelle mansioni e servizi finora offerti con professionalità per limitarsi a quelli strettamente riconosciuti da questo aberrante ultimo CCNL e commisurati al salario corrisposto (paga base identica a quella dei centralinisti!) con ogni conseguente disservizio ai danni della Giustizia, degli utenti e degli avvocati che si troveranno a dover attendere i tempi dei pochi funzionari su cui soli si riverserebbero molte delle attività attualmente svolte da noi. Inutile sottolineare, che se lo scellerato tentativo di mortificare le professionalità con un loro appiattimento verso il basso si dovesse realizzare, secondo quanto già proposto in sede di contrattazione integrativa, si palesa l'intendimento degli aderenti al Comitato di presentare anche ricorsi innanzi alle autorità giudiziarie competenti per il riconoscimento dei propri diritti.”

Il Comitato Nazionale Cancellieri Esperti 2024

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