Si dimette il Presidente Musumeci. Anche la Sicilia al voto il prossimo 25 settembre

Francesco Maria Catapano 5 Agosto 2022
Si dimette il Presidente Musumeci.
Anche la Sicilia al voto il prossimo 25 settembre

Il prossimo 25 settembre per la Sicilia sarà una vera giornata all’insegna della democrazia,visto che alle elezioni politiche si aggiungeranno,contestualmente,le regionali.
"E' una decisione sofferta, meditata che ho adottato alcuni minuti fa dopo averci pensato per alcuni giorni. Non c'è nessun motivo politico alla fonte di questa decisione. Sono quasi tutte ragioni di ordine tecnico procedurale dettate dal buon senso",dichiara Musumeci sui suoi canali social.

Il governatore uscente Nello Musumeci,guida di una compagine governativa di centrodestra,la scorsa sera ha informato la popolazione siciliana di essersi dimesso dal suo incarico,così da far coincidere con il rinnovo del Parlamento le elezioni regionali che diversamente,secondo la scadenza naturale del mandato,si sarebbero dovute svolgere poco dopo,cioè domenica 6 novembre.

A detta del Presidente Musumeci,sulla base di quattro motivazioni realmente valide si è concretizzata la valutazione di porre la parola fine a quest’ultima legislatura in leggero anticipo:”Il primo è che si vota nelle scuole e bisogna interrompere le elezioni. Una cosa è farlo soltanto per il 25 settembre, una cosa è farlo il 6 di novembre, quando scade naturalmente la legislatura della regione e dell'Ars. Il secondo motivo è che crescono i casi di contagio Covid, immaginiamo cosa potrebbe accadere con l'arrivo dell'autunno, se aumentano i casi di contagio non possiamo garantire a tutto il corpo elettorale di potere esercitare il diritto al voto. Il Terzo motivo riguarda invece i tre mesi e più di campagna elettorale, significa che i partiti mentre sta per concludersi la campagna elettorale per le elezioni nazionali devono pensare alle elezioni regionali. Sarebbe assurdo, impossibile, uno sforzo sul piano organizzativo che crea solo disordine. Infine, il quarto motivo riguarda i costi, che dovrebbe affrontare la Regione per garantire il diritto al voto. Parliamo di circa 20 milioni di euro. Se si dovesse votare il 25 settembre e il 6 di novembre significherebbe quasi 40 milioni di spese. Di questa mia decisione ho informato il presidente dell'Assemblea siciliana come prevede la legge".

In ultimo il governatore siciliano si dice pronto a capitanare il centrodestra in una nuova vittoria,come per altro suggeriscono i sondaggi,convinto che i siciliani sapranno ripagare come sperato un governo capace di racimolare parecchi milioni per il futuro della Sicilia.Tuttavia la ricandidatura non tanto dipenderà dalla bravura che si attribuisce ai cinque anni di governo regionale,perché nel caso saranno il fuoco amico e la testardaggine del suo primo nemico Gianfranco Miccichè a non far continuare per un altro quinquennio la presidenza di Musumeci.

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