Silvio Martino stella nascente della Rai con "No Name Radio"

Luigi De Luca 23 Marzo 2023
Silvio Martino stella nascente della Rai con "No Name Radio"
Sull’ottantesima nota di Dalla siamo entrati dentro i fili di una radio, catapultati dentro i sogni estrosi di un bambino che giocava a scriversi “aiuto regia” sulla maglietta dietro le quinte, che montava e smontava le scene mentre dava la pubblicità su di una lavagnetta di legno, e che faceva vedere a suo padre per ricordargli l’ora, ora che il tempo, a mo’ di estensione, ricalca una passione trasmessa a ritmo di chart in sintonia con il flow.

Silvio Martino, classe 2000, porta con sé un pezzo di Palma tra gli studi della Rai, in via Asiago 10, posizionandosi come giovane speaker nel nuovo progetto “No Name Radio” ideato da Roberto Sergio (direttore di Rai Radio) e in onda dallo scorso 18 dicembre. Noi del Pappagallo,intanto, al fresco delle stelle, anche più in là gli abbiamo fatto qualche domanda.



Silvio, qual è stato il percorso che ti ha portato a firmare un contratto così prestigioso?
Ho iniziato a quindici anni, trascinato dall’energica passione di mio padre Angelo Martino, con cui ho iniziato a seguire alcune rubriche nei suoi programmi, fino a fargli da spalla in alcune emittenti regionali come radio Stereo 5 tv e radio Antenna 1 andando in onda con un format dal nome “I Martinos”. Da solo, invece, sono stato a RPZ radio Punto Zero e in televisione, formato digitale, con NTN (nuova tv nazionale) per condurre dei quiz, mesi fa, prima del trasferimento a Roma.

E adesso sei parte di un collettivo a più voci come “No Name Radio”. Parlaci di questo progetto.
Come ricordava anche il direttore Roberto Sergio, in una sua recente intervista, questo nuovo percorso nasce con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni e composta da due programmi, di cui il primo “Dis-comfort Zone” è condotto da me e da Gabrielle Sarmiento - dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16 –con l’obiettivo di intrattenere la young Community con un palinsesto ricco di contenuti inediti e sempre aggiornati.

Non solo: cerchiamo un’interazione costante con i followers, per i quali riproponiamo contenuti tramite social, come Tik Tok (nonameradio) e Instagram (noname_radio) rispondendo anche alle loro sollecitazioni tramite box.



Agli ascoltatori, quindi, non si propone soltanto un prodotto, ma un vero e proprio viaggio.
Proprio così. Una costante del programma è quella di provare ad uscire dalla propria comfort Zone, in un gioco di parole tra Dis-dissing, con cui ci “pizzichiamo” a vicenda provando a rendere l’ambiente più dinamico. La regia, tra l’altro, è curata direttamente da noi, in un innovativo “Metastudio” arricchito anche dal secondo programma che segue subito il nostro, dal nome “NO F&M” e condotto da Federica Longo e Michele Gioia dalle 17:00 alle 19:00.



Manca poco che auguriate ai giovani anche la buona notte. Perché no!
Sicuramente siamo con loro sin dal mattino presto, dal momento che spesso ci siamo ritrovati nel glass box del mitico Fiorello, come il venerdì successivo all’uscita del nuovo programma (lunedì 20 febbraio) in una delle sue puntante di Viva Rai2! Davanti a milioni di italiani, io e Gabrielle, insieme agli altri due colleghi, abbiamo avuto l’occasione di lanciare il programma, già inaugurato nella all’Università Roma Tre nella Giornata mondiale della radio, con una versione live di No Name Radio, insieme a tante interviste e approfondimenti.



Quindi non solo sound ma anche uno spazio in cui proporre delle vere e proprie interviste.
Certo. Il progetto si avvale anche di specifiche rubriche, come “The Corner” che ha già ospitato diversi nomi tra cui Santi Francesi, Alfa, il cast di “Confusi”, Liede e Bianco, Ditonellapiaga, gIANMARIA e Will, alcuni reduci dal Festival di Sanremo. Poi c’è “All Eyes On”, che è uno speciale contenuto live in acustico di artisti emergenti promettenti, messi in rotazione su No Name Radio ed infine “UNWRAP”, in onda ogni venerdì per proporre tutte le novità della settimana.



Passione e formazione sono ormai il tuo pane quotidiano. La radio, invece, cos’è per te?
È uno luogo, oggi, in cui poter essere compresi, pensati, amati. Come con la musica, per me il fulcro della trasmissione radiofonica, perché tiene viva la speranza e alimenta l’energia con cui essere semplicemente se stessi. Quando mi vesto da speaker mi sento libero e soprattutto a mio agio.
Upbeat! Ci vediamo da Fiorello…E con No Name Radio su RaiPaly Sound o in DAB+.
 
 
 
 
 
 
 
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