STEMup: il progetto di Luigi Lauri per una scuola all’avanguardia
Emilio Sorrentino 4 Gennaio 2025La Spagna sta esaltando il suo talento in fatto di programmazione informatica e sviluppo di nuove applicazioni orientate a rafforzare la conoscenza e l’utilizzo delle tecnologie di ultima generazione. Luigi Lauri è un giovane palmese laureato in Informativa, che attualmente lavora a Barcellona, presso una multinazionale impegnata nel settore chimico.
Com’è che ti trovi in Spagna? Com’è nata l’opportunità di trasferirti a Barcellona?
«Si tratta di un’esperienza che parte da lontano, esattamente da un paio di anni, quando – ancora studente universitario – ho vinto una borsa di studio che mi ha permesso di prendere parte all’Apple Foundation Program», ci spiega Luigi, che aggiunge: «L’iniziativa nasce da una collaborazione che la Apple fa con le Università, mettendo in palio una borsa di studio: i vincitori, tra cui il sottoscritto, possono partecipare al programma ed Apple mette a disposizione professori, dispositivi e tecnologie per sviluppare dei progetti».
In che cosa ti sei cimentato?
«La sfida era quella di partire da un’idea originale e arrivare in un mese ad avere un prototipo funzionante di riferimento. Io ebbi l’idea di provare a sviluppare un’applicazione che utilizzasse la realtà aumentata per creare dei laboratori virtuali in modo tale che gli studenti di scuole medie e superiori potessero avere l’esperienza di fare degli esperimenti di fisica, di chimica e di materie scientifiche in generale, anche non avendo la possibilità di accedere fisicamente a dei laboratori in una scuola».
Lauri ha rivestito il ruolo di team leader, ha formato il suo gruppo di lavoro – in tutto cinque persone – quindi ha iniziato a lavorare sul progetto.
«In un mese, riuscimmo a realizzare un prototipo di un’applicazione che permetteva di fare esperimenti su due argomenti di fisica: le leve e l’attrito. Finito questo processo, Apple mi diede l’opportunità di approfondire la ricerca sull’argomento e di mantenere tutti i dispositivi di Apple, utilizzando poi il lavoro di ricerca su questa mia idea, per fare sia il mio tirocinio e sia quella che sarebbe stata poi la mia futura tesi di laurea».
Laureatosi a dicembre del 2023, giusto un anno fa, Luigi Lauri riceve una proposta dal suo docente, relatore di tesi...
«Mi propose di realizzare un articolo scientifico in base a quanto scritto nella mia tesi, in modo da presentarlo e successivamente pubblicarlo dopo averlo proposto nell’ambito di varie conferenze scientifiche, che si svolgono in giro per l’Europa».
E da lì è successo ciò che ti ha proiettato verso la Spagna...
«Esattamente – ci conferma Luigi – visto che proprio quest’anno s’è tenuta una conferenza tematica a Siviglia, che verteva sui metodi innovativi per l’istruzione, dove sono stati presentati tantissimi progetti che utilizzano nuove tecnologie o nuovi approcci, per modificare il modo in cui si insegnano determinate materie a scuola. In questo caso, ho lavorato sperimentando l’applicazione grazie alla collaborazione del professore Gianluca Crispino del centro studi EasyMath di Palma Campania; ho avuto modo di sperimentare il mio progetto con alcuni suoi studenti nel corso di una lezione e questo mi ha permesso di certificare la bontà del mio operato. Quindi, dati alla mano, ho presentato la mia ricerca al Comitato della Conferenza, che l’ha letta e l’ha approvata, illustrandola durante l’evento ed inserendola in una autorevole rivista specializzata».
Qual è, in sintesi, la proposta del progetto?
«I ragazzi non possono fare esperimenti perché nella maggior parte delle scuole in Italia non ci sono ambienti adeguati dove possono condurli, però tutti i ragazzi ormai hanno accesso a un tablet, quindi creando un’applicazione che riconosce dal libro utilizzato qual è l’argomento che si sta studiando, questa ti permette di fare degli esperimenti direttamente relazionati ad esso, sopperendo così alla mancanza del laboratorio fisico e permettendo al tempo stesso allo studente una comprensione molto più approfondita, soprattutto di quelli che sono gli argomenti STEM, cioè gli argomenti relativi a Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Argomenti nei quali la teoria è importante, ma ai quali occorre associare l’esperimento pratico per capire effettivamente al meglio ciò che si sta studiando. Potendo fare degli esperimenti, anche se virtuali e anche se in realtà aumentata, comunque lo studente ha la possibilità di mettere mano effettivamente su questi concetti teorici che sta studiando e così provare nella vita reale come funzionerebbero delle cose. Il testo è integralmente in lingua inglese. L’applicazione si chiama StemUp, è molto consistente e può essere sviluppata ulteriormente».