Striano, la paura del Covid congela le attività ludico-ricreative estive

Redazione 2 Settembre 2020
Striano, la paura del Covid congela le attività ludico-ricreative estive

Le attività ludico-ricreative ed i centri estivi devono aspettare. A Striano, come del resto in tutta la nostra area, monta la paura del rischio contagio da Coronavirus e, di fatto, l’iniziativa promossa da parte dell’Amministrazione Comunale al riguardo è al momento ‘congelata’.

Tuttavia, alla luce delle polemiche scaturite in paese circa l’ipotesi di aver ‘sprecato dei soldi pubblici’, il governo retto dal sindaco Antonio Del Giudice ha tenuto a precisare quanto segue in una nota ufficiale: “Le linee guida dettate dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia indicavano di procedere anche all’acquisto di strutture mobili occorrenti per la gestione in sicurezza di attività ludico – ricreative e/o centri estivi per bambini ed adolescenti per i mesi da giugno a settembre 2020".

"Appena accreditati i soldi (26.993,73 euro) a fine luglio nelle casse comunali e considerato che in quel periodo i contagi erano oggettivamente in calo, abbiamo deciso di optare per una scelta che sarebbe durata a lungo termine e che sarebbe servita all'intera comunità scolastica e non solo. Abbiamo così proceduto all’acquisto di una struttura mobile di 120 mq con pavimentazione antitrauma e all'affidamento della stessa a due associazioni locali per lo svolgimento di attività ludiche – ricreative”.

“Dalla metà del mese di agosto, c'è stato a livello regionale e nazionale, un significativo aumento di casi di Covid-19, che ha generato nuovamente una comprensibile paura tra la gente, anche in vista della riapertura delle scuole”.

“Quindi, nonostante la possibilità di poter organizzare attività ludico - ricreative e centri estivi, che seguono protocolli di sicurezza diversi da quelli che potrebbero servire per un rientro a scuola, molti genitori hanno fatto la scelta di non iscrivere i bambini in questa fase particolare.

È una scelta che comprendiamo e rispettiamo, ma resta un dato oggettivo: le strutture che abbiamo acquistato, con fondi non nostri, restano a disposizione della comunità, delle associazioni e della scuola. Rappresentano una risorsa che sarà ampiamente utilizzata”.

“Chi parla di spreco di denaro è, come al solito, poco informato. Non è spreco di denaro ma un investimento a lungo termine con la speranza che prima o poi si ritornerà alla vita di tutti i giorni”.

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