Tanti auguri al principe Antonio De Curtis… in arte Totò
Geltrude Vollaro 15 Febbraio 2022Il principe della risata nasceva il 15 febbraio 1898 a Napoli.
Uno dei più grandi comici, drammaturghi e poeti italiani del ‘900 dal cuore del Rione Sanità con il teatro prima e con il cinema dopo arriva presto a conquistare il cuore di tutti gli italiani.
Figlio di una relazione clandestina della madre Anna Clemente con un nobile, il Marchese Giuseppe De Curtis, al rifiuto del riconoscimento da parte del padre, fu adottato dal Marchese Francesco Maria Gagliardo Focas.
Totò fin da bambino era un animo irrequieto, questo suo essere iperattivo spinse la madre a scegliere la disciplina di un collegio per gli studi. Un precettore in un momento di esasperazione causato dal comportamento ribelle del bambino gli diede uno schiaffo. Questo colpo causò la deviazione del setto nasale la cui atrofizzazione non curata generò l’asimmetria del volto che è stata la caratteristica della maschera tragicamente perfetta di Totò. Il suo talento istrionico gli fece calcare fin da giovanissimo le tavole dei palcoscenici di tutta Italia. Artista completo in grado di calarsi nei panni dei più svariati personaggi, dal signore nobile al garzone, dal ladro al Re. Una versatilità artistica dono di pochi che lo ha portato a più di 50 rappresentazioni teatrali, 97 film e vari programmi televisivi.
Al cinema ha lavorato con i più grandi artisti come De Sica, Pasolini e Rossellini. Ha avuto come spalle dei giganti quali: Erminio Macario, Nino Taranto e Peppino De Filippo.
Alcune scene sono ben presto divenute cult del cinema italiano. Ricordiamo tra le tante, la famosa lettera in Totò, Peppino e la Malafemmina e il ballo sul tavolo con le mani piene di spaghetti in Miseria e Nobiltà.
In occasione del suo compleanno la sua Napoli gli dedica numerose iniziative e ad ogni anniversario si sente il legame indissolubile con la sua Città. Tutta Napoli omaggia il suo Principe, soprattutto il quartiere della Sanità dove presto, come ha confermato il Ministro dei Beni Culturali Franceschini, si farà un Museo in suo onore al palazzo dello Spagnuolo.
Al Teatro San Ferdinando dal 22 al 27 febbraio andrà in scena L’ombra di Totò di Emilia Costantini per la produzione di Nicola Canonico.
Lo spettacolo è un’intervista immaginaria dove Totò viene raccontato in maniera inedita dalla sua ombra.
L’ombra di Totò si chiama Dino Valdi ed è stato il sostituto di Totò soprattutto dopo che divenne totalmente cieco a causa della corioretinite, la malattia agli occhi che lo colpì negli ultimi anni della sua carriera.
Dino Valdi (Osvaldo Natale) è stata la controfigura discreta e devota del Principe De Curtis. In questa rappresentazione per la prima volta diventa il protagonista principale grazie a questa intervista fatta di ricordi, aneddoti, risate e silenzi di una vita che pur non essendo la sua ha vissuto rispettosamente in ombra.