Teatro Augusteo: De Filippo in scena per la LILT con Luna Nova
Luigi De Luca 2 Ottobre 2022Teatro Augusteo. Sabato 1 ottobre 2022.
Serata a favore della LILT (Lega italiana per la Lotta contro i tumori) di Napoli.
Angelo Germoglio e Tina Bianco, direttori della Compagnia Teatrale “Luna Nova”, hanno portato in scena uno dei più grandi capolavori del maestro De Filippo: Il Sindaco del Rione Sanità.
La Compagnia, infatti, nata nel 1993 e fondata a Napoli dall’attuale presidente Angelo Germoglio, si ricostituisce nel 2007 con lo scopo principale di diffondere e promuovere «l’arte, la cultura teatrale, e laddove possibile, svolgere anche una funzione sociale». Come nella serata di ieri, testimoniata da più di mille persone accorse a prendere parte ad una vera e propria “azione collettiva” che, attraverso l’arte, risulta sempre essere il giusto modo per esprimere una seria solidarietà.
Un’impresa non facile per i singoli attori, che hanno retto egregiamente il peso di una scrittura incisiva e caratterialmente impegnativa come quella di Eduardo. Come afferma lo stesso Vincenzo Albano – redattore e curatore del sito dedicato al Teatro Napoletano dell’UNISA (www.teatro.unisa.it) – questa del Maestro «è l’opera tra le più amare della sua produzione drammaturgica, una presa di coscienza civile nei confronti della società cittadina che si sta degradando sempre di più; verso una crisi nazionale della giustizia che già traspare all’orizzonte».
Una piena immersione nelle condizioni attuali di molte delle realtà che viviamo e che spesso subiamo senza avere il tempo di poterle scandire, discernere, affrontare criticamente.
Una piena immersione nelle condizioni attuali di molte delle realtà che viviamo e che spesso subiamo senza avere il tempo di poterle scandire, discernere, affrontare criticamente.
Tuttavia «dopo che la critica espresse alcune perplessità – continua Albano – fu lo stesso Eduardo a precisare che Don Antonio solo accidentalmente è coevo al suo tempo, ma in realtà accarezza una nobile e primitiva visione del mondo, alimentata dal ricordo del suo passato e dal desiderio di un avvenire migliore».
Ed è proprio da questo punto di vista che dovremmo collocare la serata di ieri, ben interpretando anche le parole del presidente della LILT (sez. Napoli) Adolfo D'errico Gallipoli, che prima di introdurre il pubblico al dramma, esprime un doppio ringraziamento: il primo, al mondo della sanità vero saggiatore di quanto successo negli ultimi due anni di pandemia, mentre il secondo – accompagnato da un fragoroso applauso - «a voi stessi che ci date una forza enorme per continuare in questa forte avventura che è la solidarietà».
Ed è proprio da questo punto di vista che dovremmo collocare la serata di ieri, ben interpretando anche le parole del presidente della LILT (sez. Napoli) Adolfo D'errico Gallipoli, che prima di introdurre il pubblico al dramma, esprime un doppio ringraziamento: il primo, al mondo della sanità vero saggiatore di quanto successo negli ultimi due anni di pandemia, mentre il secondo – accompagnato da un fragoroso applauso - «a voi stessi che ci date una forza enorme per continuare in questa forte avventura che è la solidarietà».
Eccoci dunque, in un unico raggio d’azione, augurarci un domani più giusto, meno “tondo e più quadrato” così come Don Antonio, Immacolata, Geraldina, Gennarino, Vicienzo ‘o Cuozzo, Pascale ‘o Nasone, Rituccia, Luigi, Arturo Santaniello e Fabio Della Ragione sperano per sé e per ciascuno di noi.
Certo, sarebbe interessante una ulteriore rilettura del testo eduardiano che ci introduca in contesti attuali altrettanto urgenti. Ma - come già detto - eri sera c’è stata unicamente la volontà di “veicolare memoria” e di “interrogare il presente”, dando l’oneroso compito di riflessione finale alla coscienza di un pubblico attento e disponibile.
Non sono mancate, inoltre, le "forti tonalità" tra gli attori, delicatamente espresse da Antonio Perfetto nei panni del dottore Fabio Della Ragione e intensamente vissute dalla giovane coppia firmata Danilo Avella e Roberta Carotenuto.
Insomma: un Rione lungo tre atti, quanto basta per sentirci partecipi di una sensibiità comune che ha pur sempre bisogno di una continua condivisione come di un sincero abbraccio familiare.
Non sono mancate, inoltre, le "forti tonalità" tra gli attori, delicatamente espresse da Antonio Perfetto nei panni del dottore Fabio Della Ragione e intensamente vissute dalla giovane coppia firmata Danilo Avella e Roberta Carotenuto.
Insomma: un Rione lungo tre atti, quanto basta per sentirci partecipi di una sensibiità comune che ha pur sempre bisogno di una continua condivisione come di un sincero abbraccio familiare.
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