Un artista, un'opera: GIOVANNA SECONDULFO

P. Gerardo Santella 11 Ottobre 2023
Un artista, un'opera: GIOVANNA SECONDULFO
Inizia oggi una nuova rubrica quindicinale, che andrà avanti fino a luglio 2024. Si intitola Un artista, un'opera, Ogni volta presentiamo un artista del nostro territorio e analizziamo una sua opera. Un modo da parte nostra per dare visibilità e l'importanza che meritano a tutti quelli che si dedicano, per professione o diletto, al disegno e alla pittura, tra i quali numerose donne.

E iniziamo proprio con una pittrice, sollecitati anche dal suo dipinto 
I colori dell'autunno, che ben descrive la stagione che stiamo vivendo. Buona visione, e anche riflessione.


L’autrice: GIOVANNA SECONDULFO

Nasce a Torino per poi trasferirsi all’età di 3 anni a San Giuseppe Vesuviano. Già da piccola era interessata al disegno Prosegue come autodidatta dipingendo con colori ad olio e successivamente con colori acrilici, sperimenta varie tecniche, tra cui pittura materica, fluid art e stile di corrente impressionistica. I suoi autori preferiti sono Monet, Van Gogh e pittori impressionisti.

Partecipa a vari eventi come “Carbonara dipinta” dove le viene richiesto di dipingere una panchina pubblica, Viene poi invitata a partecipare all’estemporanea “I colori di Roccarainola”, riuscendo ad ottenere un ottimo terzo posto in una competizione di livello alto, ha partecipato a varie mostre ed eventi tra cui: “Emozioni dipinte Roccarainola”, “Palma Estemporanea”, “Rinascere si può” organizzata dal curatore d’arte Nando Sorrentino e “Trenta”, presso il museo civico d’Avanzo, a cura del presidente Carmine Centrella, inoltre ha partecipato a Fuscaldo inversi” nel quale è stata premiata con una menzione d’onore. Ha poi partecipato ad un concorso organizzato dal comune di Lauro ottenendo il 3° posto.

Nell’evento “Baiano inversi” ha ottenuto il 5° posto e le opere sono state pubblicate online facendo il giro d’Europa. Ha donato una sua opera all’ Associazione AGOP (Associazione Genitori Oncologia Pediatrica) il cui ricavato andrà in beneficenza, l’opera è stata esposta in vari eventi tra i quali era ospite Katia Ricciarelli.  Espone i suoi quadri insieme ad altri artisti al concorso letterario “Diciamola con la poesia” di Thomas Mugnano e recentemente partecipa a una mostra virtuale internazionale in omaggio a Picasso organizzata da Generoso Vella.

Nella seconda edizione di “Carbonara Dipinta” è stata invitata a dipingere, insieme ad altre artiste, un murales nella villa comunale con tema la vita contadina. Una delle ultime partecipazioni è stata alla Collettiva D’Arte “EPIFANIA DEL SACRO” presso la parrocchia di San Francesco D’Assisi Pomigliano D’arco (NA) Curatore Luigi Saviano e Laura Polise. La sua voglia di imparare la porta a sperimentare sempre nuove tecniche pittoriche creando dipinti sempre più complessi.

L’opera: I COLORI DELL’ AUTUNNO

Tra fine settembre e novembre le foglie degli alberi cambiano colore per effetto della differente escursione termica esistente tra il giorno e la notte. Dal verde cangiante i colori diventano più caldi - giallo, rosso, marrone -, creando un caleidoscopio di sfumature chiamato foliage: le foglie sbiadiscono, perdono vigore, finché si staccano dai rami naturalmente o per un soffio di vento.

È questo particolare fenomeno che ci invita ad osservare l’artista. Notiamo che all’interno dello spazio rappresentato non ci sono figure umane. È un invito a proiettarci nella realtà “altra” costruita dalla pittrice, a immergerci direttamente nella metamorfosi in atto del paesaggio. Siamo davanti a un sentiero di gradoni che taglia una sezione di bosco ricca di alberi: sui rami, insieme a foglie verdi che ancora resistono, altre di vari colori, che trasmettono una delicata ma fragile bellezza. Le foglie sono come sospese, prossime a staccarsi dai rami per raggiungere quelle che già ricoprono il terreno. La bellezza dei loro colori è attraversata da un sottile presentimento di caducità, di fine. Siamo pervasi da un sentimento misto di nostalgia e malinconia, quel senso di smarrimento che si prova davanti al trascorrere del tempo e all’ affievolirsi dei segni di vita.

Sul piano tematico / intertestuale la visione richiama un testo poetico di Vincenzo Cardarelli, Autunno: la stagione autunnale è preannunciata dal vento di agosto, dalle piogge “piangenti” di settembre, dal sole “incerto”, dal sottile “brivido” di freddo che attraversa non solo la terra, ma anche la mente e il cuore dell’uomo, posto di fronte all’impercettibile scorrere del tempo. La fine dell’estate allude anche alla fine della giovinezza e l’autunno, come stagione della vita, ci avverte che ormai ci stiamo avviando verso l’inverno del nostro ciclo terreno, in un percorso lungo un sentiero erto, disagevole, faticoso, di cui non si intravede il termine, che rimane invisibile e misterioso.

I colori delle foglie sembrano esprimere ancora forza, energia, solarità. Ma non è questo sentimento vitalistico, che proviamo nel guardarle. La ragione, che interferisce con la sua fredda logica, ci fa considerare che l’autunno è una stagione di passaggio, sospesa tra una estate di cui conserva ancora segni evidenti e un inverno incipiente con i suoi elementi premonitori.

E allora anche i colori della tavolozza della pittrice, sapientemente disposti e combinati sulla tela, vanno letti nella loro insita duplice polarità: il verde, ad esempio, che è legato alla ciclicità temporale e contiene in sé il ritorno dopo la scomparsa, assume anche tonalità livide, marce, foriere di corruzione e guasto; e così il rosso, oltre che l’esplosione vitalistica, richiama in opposizione anche il desiderio struggente e lo strazio del cuore; il giallo luminoso e gioioso può assumere il tono smorto di un corpo malato o di un malessere psichico.

L’occhio continua a convergere sulla scala centrale, colorata dalla freddezza del timbro emozionale del viola e dalla sua forza centripeta. Avvertiamo un restringimento della vita psichica che corrisponde per analogia ai suoni striduli di un violino che si diffondono nello spazio.

Colori, dunque, ma anche parole, sensazioni, musica, stati emotivi, riflessioni sul nostro essere ed esserci.

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