Visciano, la nuova riproduzione dell’effige della Madonna nel Tempietto Votivo simbolo di fede, religione e tradizione

Valentina Soviero 16 Maggio 2023
Visciano, la nuova riproduzione dell’effige della Madonna nel Tempietto Votivo simbolo di fede, religione e tradizione

Il complesso di Maria Santissima Consolatrice del Carpinello (Visciano, Via Giordani) rappresenta un luogo di religione e di cultura, visitato da tanti pellegrini e turisti che si muovono da parti diverse del mondo per venire nella cittadella della carità, ad ammirare non solo il Santuario ma anche il museo contadino presente all’interno e per venire a pregare sulla tomba di Padre Arturo e di Madre Anna Vitiello. Costituito anche da un maestoso Campanile, dalla Cripta e dal Tempietto votivo, il complesso fu realizzato con motivi classici riproducenti il ritrovamento del prodigioso Quadro della Madonna e, proprio sul campanile, troneggia la statua in bronzo dorato della Madonna del Carpinello, alta 7 metri e 26 quintali di peso.

Accanto al complesso religioso è situato il Tempietto Votivo che custodisce al suo interno la Statua di Maria SS. Consolatrice del Carpinello. Fatto erigere da Padre Arturo, 70 anni fa, e ultimato nel 1952, il Tempietto ha da poco al suo interno una riproduzione nuova dell’effige di Maria SS. Del Carpinello, donata da benefattori di Visciano per ringraziamento alla Madonna.

 

La storia del Tempietto Votivo risale quindi al ritrovamento del Quadro della Madonna, quando alcuni buoni montanari, tornando dalla campagna in una sera del mese di luglio, passarono accanto all'antica chiesetta dedicata alla Madonna e, in un cespuglio di rovi e di spine, sotto una pianta di carpine, apparve una luce misteriosa: stupiti e intimoriti, i contadini corsero ad avvertire le autorità religiose e civili che subito, recatesi sul posto, si accinsero a scavare in direzione della luce. Sotto quel groviglio di piante d'ogni specie si rivela ai loro occhi il Quadro della Mamma Bruna col manto trapunto di stelle ed il Bambinello Gesù in braccio, una campanella e due ampolle colme di un liquido misterioso.

In quel periodo infieriva nella Campania una terribile pestilenza che aveva mietuto migliaia di vittime. Il ritrovamento della Madonna riempì il cuore di quel popolo di speranza e di gioia. Maria era venuta a consolare quel popolo liberandolo dalla terribile pestilenza e ridonando gioia e serenità tra le persone. Iniziò così la pioggia di grazie che nei secoli ha assunto un crescendo continuo, ridonando a tutti coloro che sperano e s'affidano al materno patrocinio di Maria la certezza di essere salvati da ogni male.

È difficile fissare l'epoca precisa del prodigioso ritrovamento del quadro. La tradizione fa risalire il miracolo verso il 1520. In quel periodo burrascoso della storia religiosa d'Italia, molti cristiani per salvare le sacre immagini dalla distruzione pensarono di sotterrarle. Così si spiega come tante artistiche icone venissero ritrovate qua e là in Italia. Si pensò quindi di costruire sul luogo del ritrovamento dell'icona un tempietto che non si staccasse dal complesso architettonico del Santuario, ma che ne completasse la sua funzione.

 

“La nuova riproduzione su tela dell'effige di Maria SS. Consolatrice del Carpinello è stata dipinta a mano dal Prof. Carlo Cordua di Napoli. Un ringraziamento va alle signore Pasqualina La Manna e Lina La Manna per aver donato il quadro in ringraziamento e voto alla Madonna” – ha affermato il Parroco di Visciano, Padre Domenico La Manna.

 

All’interno dello stesso Santuario di Visciano, nel Piazzale del Campanile, Domenica 21 maggio, ci sarà lo Zecchino D’Oro Mariano. Rassegna canora realizzata e organizzata in collaborazione con il Comitato Festa Visciano 2023 e la Cooperativa Il Guscio. Una delle tante iniziative promosse da Padre Arturo a favore dei ragazzi e portata avanti dalla comunità laica e religiosa, per invogliare i giovani ad un approccio motivato e creativo verso il culto della Vergine del Carpinello.

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